Novità sugli scaffali

Numerose novità hanno fatto la comparsa sui nostri scaffali. Tra queste, vi segnaliamo tre volumi accomunati da un tema di grande attualità: l’immigrazione. Storie di dolore, fuga, disagio, ma anche di solidarietà e amicizia ci vengono offerte da Philippe Claudel, La nipote del Signor Linh, Milano, Ponte alle Grazie, 2005, Alberto Cavanna, L’uomo che non contava i giorni, Milano, Mondadori, 2012, e Fabio Geda, Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani, Torino, Instar Libri, 2007.

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I primi due sono anche accomunati dal luogo – il porto (francese il primo, genovese l’altro) – che fa da sfondo alle vicende; in tutti e tre i romanzi, uno dei protagonisti è un vecchio, che diventa il punto di riferimento e sostegno, rispettivamente, per il cinese emigrato con la nipotina in Francia, il tunisino emigrato in Italia e il ragazzo romeno che dall’Italia va in Germania.

S. Ignazio di Antiochia

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In occasione del giorno della memoria di S.Ignazio di Antiochia (17 ottobre), vi proponiamo il seguente profilo del Vescovo antiocheno, martire in Roma, tratto dal 3° volume dell’Enciclopedia del Cristianesimo, diretta da Mons. Silvio Romani (Roma, Tariffi, 1947), p. 755.

Ignazio d’Antiochia, S. – Padre apostolico del sec. I-II. Secondo vesc. di A., scelto da S. Pietro. Durante una persecuzione fu condannato alle fiere e dovette prendere la via di Roma. Sostò a Filadelfia, a Smirne, ove fu accolto dal vesc. Policarpo e donde scrisse alle chiese di Efeso, Tralle e Magnesia, che avevano mandato i vescovi a salutarlo, e alla chiesa di Roma; poi fu ad Alessandra Troade, donde scrisse a Policarpo e alle chiese di Smirne e Filadelfia.

La data del martirio è da porre quasi certamente sotto Traiano (97-117), fra il 107 e il 108, oppure dopo il 115. Le sette lettere, di cui s’è detto con verità essere più che opera d’uomo, sono importantissimi documenti storici, religiosi e letterari del cristianesimo antico. Tali lettere insistono contro i pericoli di un’eresia gnostica e giudaizzante, che vuol conservare il rito di Mosè e attribuisce a Gesù un corpo apparente.

I. esalta con fervore e calore insuperabili l’episcopato monarchico: il vescovo dev’essere rispettato come il Signore che parla per sua bocca (Ef. 6,1); egli è simbolo del Padre, mentre i presbiteri sono il sinedrio di Dio e il consiglio degli apostoli (Trall., 3,1; Magn., 6,1); al vescovo bisogna obbedire; è valida solo l’Eucarestia celebrata da lui o da un suo incaricato; dov’è il vescovo, ivi sia il suo popolo, come la Chiesa è ovunque sia Gesù; chi onora il vescovo è onorato da Dio; chi fa qualcosa contro il vescovo rende un servizio al diavolo (Smirn., 8-9,1). Nella lettera ai Romani, la più nota, la più elevata ed eloquente delle sue epistole, I. esprime tutta la sua brama di martirio ed il timore che i Romani tentino di impedirglielo. In essa la frase «alla presidente dell’amore» è un chiaro riconoscimento del primato della Chiesa di Roma e del Papa.”

Chi ama il latino può consultare una interessante edizione antica, la Vindiciae Epistolarum S. Ignatii, pubblicata a Cambridge nel 1672, contenente uno studio del presbitero Joanne (John) Pearson (1613-1686), con cui difendeva l’autenticità delle lettere ignaziane.

Segnaliamo inoltre il programma delle celebrazioni ignaziane che si terranno dal 17 al 19 ottobre 2014.

Un gesto di generosità: donazione del sangue (11.10.2014)

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Sabato 11 ottobre 2014, dalle ore 8 alle 11, presso la parrocchia S.Ignazio di Antiochia (via Squillace, 3), il personale del Servizio Trasfusionale dell’Ospedale Bambino Gesù sarà a disposizione di quanti vorranno donare il sangue a favore dei piccoli ricoverati nell’ospedale pediatrico.

I donatori sono pregati di presentarsi a digiuno (sono consentiti soltanto caffè, te, spremute di frutta).

L’Associazione Donatori Volontari Sangue Ospedale Bambin Gesù (ADVS OBG) ha pubblicato QUI il calendario dei vari appuntamenti per la raccolta di sangue (compreso  quello di sabato prossimo).

 

Uscita 23: riapertura (4.10.2014)

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Il centro civico e culturale “Uscita 23″ (via Amantea, 51 – Roma Statuario) riapre sabato 4 ottobre 2014. Dopo la lunga pausa forzata, dovuta ai danneggiamenti subiti a seguito dell’incendio e ai necessari lavori di sistemazione, sabato prossimo, dalle ore 17, si farà finalmente festa: presentazione delle attività, musica, aperi-cena e molto altro aspettano quanti vorranno festeggiare il …”rientro” dell’Uscita23.