Questo è il titolo dell’intervento svolto il 17 ottobre dal prof. Don Juan Picca, prefetto della Biblioteca “Don Bosco” della Università Pontificia Salesiana in occasione della cerimonia di inaugurazione della Biblioteca “Statuario”, e focalizzato sulla biblioteca come servizio culturale, ma anche spazio sociale in cui crescere, informarsi, confrontarsi, riflettere… In tal senso si muovono anche le “Biblioteche di Roma“, che vanno incontro al cittadino con spazi nuovi (come la recente “Sandro Onofri” ad Acilia) o rinnovati, ha sottolineato Paola Pau, illustrando la rete romana delle biblioteche pubbliche e invitando i presenti all’inaugurazione della “Biblioteca Europea” il 24 pv al Goethe Institut di Roma. Una rete che, secondo Luisa Marquardt, si può ampliare, nelle zone in cui è più carente, grazie alle risorse e alle potenzialità del territorio come, per esempio, biblioteche di scuole, associazioni culturali ecc. o, nel caso della Biblioteca “Statuario”, biblioteche parrocchiali purché organizzate secondo gli standard biblioteconomici e proiettate verso tutta la comunità locale per promuovere la lettura e offrire un punto di accesso all’informazione e alla cultura, soprattutto a chi ha maggiori difficoltà. Una sfida importante avviata dieci anni fa dal parroco Mons. Don Joseph Attard (per tutti, don Giuseppe) e rilanciata dallo stesso in questi ultimi anni con il team dei “BiblioVolontari”, convinti della necessità di offrire opportunità di crescita culturale e sociale anche in questa parte di periferia romana e dell’importanza della biblioteca nell’impegnativo compito. Il taglio del nastro, la visita della biblioteca e un momento conviviale hanno concluso la serata di festa per la rinnovata biblioteca “Statuario”.