Novità: La bambina di Odessa / Tiziana Ferrario

La bambina di Odessa : [la battaglia di una madre, la promessa fatta a un figlio : romanzo] (Chiarelettere, 2022) di Tiziana Ferrario.

Dalla scheda di presentazione del libro:

La storia e le battaglie di Lydia Buticchi Franceschi, una donna che ha lasciato un segno indelebile nel nostro Paese, a 50 anni dall’uccisione del figlio Roberto.

«Non si può vivere nell’odio. Non si semina niente.» – Lydia Franceschi

LYDIA FRANCESCHI, UNA VITA CHE SEMBRA UN ROMANZO.
LA NASCITA A ODESSA, LA LOTTA PARTIGIANA,
GLI SCONTRI STUDENTESCHI, LA PERDITA DI UN FIGLIO: UNA GRANDE STORIA ITALIANA, LA VICENDA STRAORDINARIA MA VERA DI UNA DONNA CHE HA LASCIATO UN SEGNO INDELEBILE

«Lungo la strada della vita si incontrano tante persone, alcune non lasciano alcun segno, altre ci prendono per mano e ci guidano per farci capire da che parte sta il male e per che cosa vale davvero la pena lottare. Sono stata fortunata a incontrare Lydia Franceschi quando ero all’inizio del mio cammino nella vita. È stata un esempio. Non finirò mai di ringraziarla.»
Tiziana Ferrario

La nascita negli anni Venti (da genitori italiani) in quella che oggi è ancora l’Ucraina, il ritorno in patria, la lotta partigiana, l’insegnamento a scuola, gli anni Settanta e poi il dolore più indicibile: la morte di un figlio, negli scontri studenteschi. E ancora, una battaglia di vent’anni per far emergere la verità: Lydia Buticchi Franceschi, donna, madre, insegnante e testimone di un Novecento attraversato a testa alta, è qui raccontata dalla penna di Tiziana Ferrario.
 
Nata a Odessa nel 1923 da Amedeo, comunista fuggito dall’Italia per non finire nelle carceri fasciste, e Lidia, italorussa che abbandona le proprie origini borghesi per sposare la causa della Rivoluzione, Lydia prende il nome dalla madre, morta misteriosamente pochi giorni dopo la sua nascita. Tornata in Italia col padre e rimasta orfana a dodici anni, dopo che questi è ucciso dal cognato in camicia nera, cresce in solitudine e partecipa alla Resistenza come staffetta partigiana, diventa insegnante e poi madre di due figli, fino al giorno che segnerà la seconda metà della sua esistenza. Il 23 gennaio del 1973, durante una manifestazione all’esterno della Bocconi, suo figlio Roberto, ventenne e tra i leader del movimento studentesco milanese, è colpito a morte alla nuca da un proiettile sparato dalle file della polizia. Per ricostruire l’accaduto e chiarire le responsabilità delle forze dell’ordine, Lydia inizia una battaglia che durerà oltre vent’anni.  Lo Stato – incapace di identificare i colpevoli – si assumerà l’intera responsabilità risarcendo la famiglia che devolverà tutto alla Fondazione Roberto Franceschi, costituita nel 1996 in memoria del giovane ucciso.
Lydia si è spenta a Milano il 29 luglio 2021.

I proventi della vendita di questo libro saranno destinati alla Fondazione Roberto Franceschi Onlus (www.fondfranceschi.it).

Novità: Il senso della vita / Luigi Manconi e Vincenzo Paglia

Cosa accade quando un religioso e un “pococredente” si incontrano e si confrontanto sui dilemmi e sulle problematiche della vita, su temi come l’eutanasia, l’accanimento terapeutico, la genitorialità (e molti altri) sul significato delle scelte? Se poi i due interlocutori sono un arcivescovo, presidente della Pontificia Accademia per la Vita e un sociologo e militante politico, sicuramente il dialogo che ne scaturisce offre al lettore notevoli spunti di riflessione. Un motivo in più per leggere Il senso della vita : conversazioni tra un religioso e un pococredente (Einaudi, 2021) di Luigi Manconi e Vincenzo Paglia.

Novità: Storia verde del mondo / Clive Ponting

I rischi dello sfruttamento del suolo e delle risorse non rinnovabili, dell’inquinamento, del disboscamento, dell’urbanizzazione e della cementificazione incontrollate erano già presenti oltre trent’anno fa, come testimonia e porta a riflettere Storia verde del mondo (SEI, 1992) di Clive Ponting.

Novità: Lettere 1942 -1943 / Etty Hillesum

Abbiamo da poco ricevuto in dono il seguente volume: Lettere 1942-1943 (Adelphi, 1990) di Etty Hillesum, a cura di Chiara Passanti, con la prefazione di Jan G. Gaarlandt. Di Etty Hillesum, intellettuale olandese vittima della persecuzione nazista, morta ad Auschwitz, conosciamo il Diario, che viene spesso menzionato da scrittori, critici e storici come una delle testimonianze più alte, drammatica ed efficace, delle atrocità del nazismo. Ora, nelle circa 150 pagine intense della corrispondenza si alternano profonde riflessioni etiche e religiose con notizie sulla quotidianità, la richiesta o l’arrivo dei pacchi con viveri e indumenti, le cronache dal campo.

In una delle lettere, a p. 141 leggiamo:

Una voce dice dietro di me: « Una volta avevamo un comandante che ci spediva a calci in Polonia, questo lo fa a sorrisi ». Lui cammina lungo il treno con passo militare, è un uomo ancora relativamente giovane che ha fato carriera, se così la si può chiamare. Ha poteri assoluti sulla vita e sulla morte degli ebrei olandesi e tedeschi raccolti su questa brughiera del Drenthe; è probabile che solo un anno fa non sapesse nemmeno dell’esistenza di questa brughiera – del resto, non lo sapevo neanch’io. Stamattina fa deportare cinquanta ebrei in più perché un ragazzo in pigiama celeste si è nascosto in una tenda. (…)”

Novità: Così fu Auschwitz / Primo Levi

Così fu Auschwitz: Testimonianze 1945-1986 (Einaudi, 2015) di Primo Levi (1919-1987) è la testimonianza della drammatica esperienza della detenzione nel lager.

Nel 1945, all’indomani della liberazione, i militari sovietici che controllavano il campo per ex prigionieri di Katowice, in Polonia, chiesero a Primo Levi e a Leonardo De Benedetti, suo compagno di prigionia, di redigere una relazione dettagliata sulle condizioni sanitarie del Lager. Il risultato fu il “Rapporto su Auschwitz”: una testimonianza straordinaria, uno dei primi resoconti sui campi di sterminio mai elaborati. La relazione, pubblicata nel 1946 sulla rivista scientifica “Minerva Medica”, inaugura la successiva opera di Primo Levi testimone, analista e scrittore. Nei quattro decenni seguenti, Levi non smetterà mai di raccontare l’esperienza del Lager in testi di varia natura, per la maggior parte mai raccolti in volume. Dalle precoci ricerche sul destino dei propri compagni alla deposizione per il processo Eichmann, dalla “lettera alla figlia di un fascista che chiede la verità” agli articoli apparsi su quotidiani e riviste specializzate, “Così fu Auschwitz” è un mosaico di memorie e di riflessioni critiche dall’inestimabile valore storico e umano. Una raccolta di testimonianze, indagini e approfondimenti che, grazie alla coerenza, alla chiarezza dello stile, al rigore del metodo, ci restituiscono il Primo Levi che abbiamo imparato a riconoscere come un classico delle nostre lettere.

Novità: Non avevo la stella / Marisa Errico Catone

Sul “leggio delle novità” (come proposte da riscoprire in occasione della Giornata della Memoria) troviamo il volume Non avevo la stella, la testimonianza di una bambina deportata per errore di Marisa Errico Catone (Nuovadimensione, 2011). Il libro, curato da Stefano Gambari e prefato da Aldo Cazzullo, narra le vicende della famiglia di Marisa, di appena otto anni all’epoca dei fatti e della sua infanzia spezzata a causa dell’internamento in un lager.

Novità: Al di là del cielo / Gianni Baini e Luigi Falco

Superare – grazie alla voglia di vivere e a un’amicizia profonda – i limiti e le difficoltà causati dalla tetraparesi spastica e dal doversi muovere sulla sedia a rotelle: troviamo questo, in buona sostanza, e una bella dose di ottimismo in Al di là del cielo: una storia straordinaria di amicizia (Piemme, 2014) di Gianni Baini e Luigi Falco, una efficace testimonianza che parla di disabilità, di inclusione, di capacità di reinventarsi un futuro (anche sportivo, nel mondo paralimpico).

Novità: La terra salvata dagli alberi / Francesco Ferrini e Ludovico Del Vecchio

L’impatto del cambiamento climatico si può contrastare o almeno ridurre ricorrendo al rimboschimento e, nelle aree urbane, alla piantumazione di alberi che contribuiscano a modificare il microclima. Questi e altri i temi principali affrontati nel saggio di grande attualità La terra salvata dagli alberi (Elliot, 2020) di Francesco Ferrini e Ludovico Del Vecchio [con una nota di Emanuele Biggi].

Novità: La bibliotecaria di Auschwitz / Antonio Iturbe

Vi proponiamo, anche in vista della Giornata della Memoria (27 gennaio), un toccante romanzo di grande successo tratto dalla storia vera di Dita Kraus (nata a Praga nel 1929): La bibliotecaria di Auschwitz (Mondolibri, 2020) di Antonio Iturbe, che infonde coraggio e speranza.

Il mondo di Dita consiste in due panche in una baracca del campo di sterminio: una per lei e una per gli otto libri che compongono la singolare “biblioteca” scolastica. Ad Auschwitz-Birkenau, nell’unico campo “per famiglie”, i bambini trascorrono le giornate nel blocco 31, un pro-forma di normalità eretto dai nazisti per ingannare gli ispettori della Croce Rossa. La scuola clandestina allestita dall’ebreo tedesco Fredy Hirsch è persino dotata di una biblioteca, della quale si prende cura la quattordicenne cecoslovacca. Dita. La biblioteca, seppure molto limitata – soli otto volumi e nemmeno in buone condizioni, comprendenti Breve storia del mondo di H.G. Wells, un trattato di Freud, Le vicende del bravo soldato Švejk, un atlante geografico e Il conte di Montecristo -, rappresenta un tesoro prezioso, da custodire sfidando i controlli delle SS, un modo per evadere dal grigiore, dal dolore e dall’orrore del campo di sterminio, una fonte di speranza per guardare al futuro.