Novità: La bibliotecaria di Auschwitz / Antonio Iturbe

Vi proponiamo, anche in vista della Giornata della Memoria (27 gennaio), un toccante romanzo di grande successo tratto dalla storia vera di Dita Kraus (nata a Praga nel 1929): La bibliotecaria di Auschwitz (Mondolibri, 2020) di Antonio Iturbe, che infonde coraggio e speranza.

Il mondo di Dita consiste in due panche in una baracca del campo di sterminio: una per lei e una per gli otto libri che compongono la singolare “biblioteca” scolastica. Ad Auschwitz-Birkenau, nell’unico campo “per famiglie”, i bambini trascorrono le giornate nel blocco 31, un pro-forma di normalità eretto dai nazisti per ingannare gli ispettori della Croce Rossa. La scuola clandestina allestita dall’ebreo tedesco Fredy Hirsch è persino dotata di una biblioteca, della quale si prende cura la quattordicenne cecoslovacca. Dita. La biblioteca, seppure molto limitata – soli otto volumi e nemmeno in buone condizioni, comprendenti Breve storia del mondo di H.G. Wells, un trattato di Freud, Le vicende del bravo soldato Švejk, un atlante geografico e Il conte di Montecristo -, rappresenta un tesoro prezioso, da custodire sfidando i controlli delle SS, un modo per evadere dal grigiore, dal dolore e dall’orrore del campo di sterminio, una fonte di speranza per guardare al futuro.

Novità: La bibliotecaria di Auschwitz / Antonio Iturbe

La bibliotecaria di Auschwitz (Mondolibri 2020) di Antonio Iturbe è un romanzo basato sulla storia vera di Dita Kraus. Nel campo di Auschwitz-Birkenau, Fredy Hirsch, un ebreo tedesco poco più che trentenne, ha organizzato una scuola clandestina, dotata anche di biblioteca. Sono proprio i libri a dare la forza a Dita di sopportare la crudeltà della segregazione.