Quando tutto sembra immobile (Sperling & Kupfer, 2022) di Roberto Emanuelli è un romanzo di formazione ambientato a Roma tra la fine degli anni ’90 del Novecento e questo primo ventennio.
La morte del padre, i sacrifici della madre che, come sarta, cerca di portare avanti il menage familiare, il rapporto conflittuale con la scuola – il liceo scientifico -, il fratello che lavora come banchista a un bar per contribuire alla famiglia, su tutto l’amore di Daniele per Margherita.
Il romanzo comincia così:
“22 febbraio 2022
Margherita è profumo di astucci, di diari scritti di notte con la biro blu, di perle marine e di vino pregiato. Mamma è profumo di sapone di Marsiglia e passata di pomodoro.
Il quartiere dove sono tornato a vivere dopo aver chiuso con Margherita, quello dove sono nato e cresciuto, Casetta Mattei, profuma di erba, pini e sale.
E qui, a Casetta Mattei, ogni angolo rivela un pezzo della mia infanzia, della mia adolescenza. Del mio odio. Della mia rabbia. Del mio amore. Della difficoltà che ho sempre avuto a esternare i miei sentimenti.” (p. 1)